Niente di serio book club
cosa abbiamo letto, cosa leggeremo e come puoi partecipare anche tu
Ciao, sono Alice e questa è niente di serio, la newsletter in cui una volta a settimana ti parlo dei libri che leggo (e di quello che guardo e ascolto) per evitare il brainrot.
Ieri c’è stato l’ultimo incontro del mio book club e nella newsletter di oggi voglio spiegarti perché aprirlo è stata la cosa migliore che potessi fare e come puoi farne parte anche tu.
Dal blocco della lettrice all’apertura del mio book club
Ero in ostello ad Amsterdam da sola, pioveva e non avevo proprio voglia di uscire. Mi ricordo con chiarezza che era la sera del 15 febbraio 2023 perché ero partita per festeggiare i miei trent’anni (se te lo stai chiedendo sono aquario ascendente leone) e, dopo una giornata in giro per librerie e musei, non me la sentivo proprio di affrontare di nuovo il freddo olandese. Cercavo un modo per passare il tempo e mi sono ricordata che in aeroporto ero riuscita a infilare nello zaino fin troppo pieno un libro che avevo intenzione di leggere in aereo. Il libro era Dove sei, mondo bello di Sally Rooney comprato su consiglio non ricordo più di chi. Non so se ringraziare la noia o il fatto che mi trovavo lontano da casa completamente da sola da qualche giorno ormai, ma capitolo dopo capitolo ho smesso di pensare a qualsiasi altra cosa: c’eravamo solo io, Alice, Eileen, Simon e Felix. Un evento sorprendente considerando che ormai erano mesi che non riuscivo ad andare oltre le prime pagine di qualsiasi romanzo, saggio e raccolta di racconti provassi a leggere. Tornata a casa, per non perdere lo slancio, ho cominciato a condividere i libri che leggevo tra un vlog su tiktok e una storia su Instagram. Il confronto con altri lettori e lettrici, i consigli molto personali sui libri che gli avevano cambiato la vita e tutto lo scambio che si è generato mi hanno fatto capire che se leggere è bello, farlo insieme a persone con la tua stessa passione lo è ancora di più. Per prima cosa ho iniziato ad andare alle presentazioni di libri organizzati dalle librerie indipendenti e quando mi sono sentita pronta mi sono messa a cercare un gruppo di lettura nella mia città, ma nessuno sembrava fare al caso mio. Quindi ho deciso di crearne uno: si chiama niente di serio book club ed è un gruppo di lettura inclusivo dove si legge di tutto, si fa amicizia e si parla di qualsiasi cosa.
Come partecipare al book club?
Questa prima edizione è stata una bellissima esperienza e mi ha permesso di creare un gruppo di persone che sono diventate poi parte integrante del book club. Ho organizzato 6 incontri da novembre a giugno: l’idea era quella di incontrarci un sabato mattina al mese per fare colazione insieme e parlare di un libro. Non mi sono data un tema preciso, ma il filo conduttore era ‘libri scritti da donne’ (anche se ripensadoci oggi lo sostituirei con ‘libri che faranno male alla tua salute mentale’ e quando leggerai il prossimo paragrafo capirai il perché). L’ultimo incontro si è svolto ieri e abbiamo colto l’occasione per decidere insieme il tema della prossima edizione che sarà l’amore in tutte le sue forme e prevederà ben 10 incontri da ottobre 2025 a luglio 2026. Leggeremo 5 classici e 5 libri di narrativa contemporanea a mesi alterni, ma tutti i dettagli sui libri che leggeremo, dove e quando ci incontreremo e come fare per partecipare li troverai nella newsletter di domenica 7 settembre 2025 che sarà interamente dedicata alla prossima edizione del book club. Questa estate avremo comunque l’occasione di leggere insieme a Bologna e online: nel prossimo paragrafo scoprirai il libro che leggeremo a giugno e dove ne parleremo insieme.
Book club: i libri che abbiamo letto e i libri che leggeremo
Libri che faranno male alla tua salute mentale
Per il primo incontro del book club ababiamo letto Il mio anno di riposo e oblio di Otessa Moshfegh, un libro che parla di una giovane donna benestante, di bell’aspetto, colta e con un appartamento a Manhattan, che capisce di non riuscire più a reggere l’angoscia quotidiana e decide quindi di passare un anno a dormire. A gennaio abbiamo letto La torre d’avorio di Paola Barbato, che parla di una donna che ha scontato una condanna per aver avvelenato la famiglia e che non crede di meritarsi una seconda occasione e di un misterioso assassino che uccide utilizzando il suo stesso veleno. Il libro di febbraio era Parti e omicidi di Murata Sayaka, una raccolta di racconti ambientati in una Tokyo di un futuro non ben precisato dove succedono cose molto strane. A marzo abbiamo letto Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood, che ci ha teletrasportato in un mondo devastato dalle radiazioni atomiche dove gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario basato sul controllo del corpo femminile. Nel mondo in cui è ambientato il libro che abbiamo letto a maggio, Cadavere squisito di Agustina Bazterrica, dopo che un virus letale ha colpito tutti gli animali e ne impedisce la macellazione, le macellerie e i mattatoi convertono la propria produzione in quella di carne umana che viene ribattezzata “carne speciale”. L’ultimo libro che abbiamo letto insieme e di cui abbiamo parlato proprio ieri è Io che non ho conosciuto gli uomini di Jacqueline Harpman, che racconta la storia di 39 donne tenute in isolamento in una cella all’interno di un bunker sotterraneo e della misteriosa ragazza che sarà la chiave per la fuga e la sopravvivenza delle altre nel mondo desolato che le attende in superficie.
Book club pick di giugno: Yellowface di R. F. Kuang e appropriazione culturale
Il libro che abbiamo deciso di leggere a giugno è Yellowface di R. F. Kuang un thriller letterario che affronta un tema molto attuale, quello dell’appropriazione culturale in ambito editoriale.
La trama (senza spoiler)
June Hayward è una giovane scrittrice il cui successo non è lontanamente paragonabile all'inaspettata fama di Athena Liu, sua ex compagna di studi di origine asiatica. Quando Athena muore davanti a lei in modo alquanto singolare, June decide di appropriarsi del romanzo che la ragazza ha appena finito di scrivere e di cui nessuno sa nulla a parte lei. Per far credere a tutti che il libro sia scritto da lei, a June basterà un lavoro di revisione sotto la guida di un editor di prestigio e, dietro suggerimento della sua casa editrice, utilizzerà uno pseudonimo che "suoni" asiatico e misterioso, modificando il suon nome in quello di Juniper Song.
Approfondimenti (con spoiler)
La puntata Appropriazione culturale e Crux desperationis di Comodino, il podcast sui libri del Post, in cui Giulia Pilotti e Ludovica Lugli riflettono sul problema dell’appropriazione culturale e su chi ha il diritto di scrivere una storia.
L’articolo Yellowface, un libro che racconta l'editoria tra scandali e razzismo di Harper’s Bazar che approfondisce la critica poco velata di Kuang al mondo dell’editoria.
Dove possiamo parlarne insieme?
Se vivi a Bologna potremo parlarne insieme venerdì 27 giugno durante un incontro speciale del book club. Saremo ospiti di BoBooks Festival, l’evento dedicato alla community di lettori e lettrici di Bologna e dintorni in cui prima si legge e poi si fa balotta. Purtroppo al momento l’evento è sold out, ma è probabile che verranno aggiunti nuovi posti più sotto data.
Se invece non vivi a Bologna o prevedi di essere al mare (ti invidio) possiamo parlare di questo libro e dei prossimi sulla chat di Substack.
5 cose che ho fatto, letto, guardato e ascoltato questa settimana per evitare il brainrot
La puntata Appropriazione culturale e Crux desperationis di Comodino, il podcast sui libri del Post, che introduce il book club pick di giugno
Il video essay BookTok and the Downfall of Modern Literature sul canale YouTube di The Book Leo
Il libro Mindhunter. La storia del primo cacciatore di serial killer americano di John Douglas e la serie omonima che ha ispirato Mindhunter e che trovi su Netflix
La presentazione del libro Kala di Colin Walsh organizzata dalla libreria bolognese Baak all’interno della rassegna Book Adventure al parco e che prevede tanti altri incontri interessanti
La serie Dahmer su Netflix e l’articolo Jeffrey Dahmer, il punto tra storia vera e una serie tv di successo finita (giustamente) nella bufera su GQ che sottolinea la problematicità del true crime da un punto di vista etico e sociale
Alla prossima settimana! Intanto se ti manco ovviamente mi trovi anche su instagram e tiktok come @ingiroconalice.
~Alice~
newsletter molto interessante. per quanto riguarda il nuovo libro Yellowface, da quello che racconti mi sono venuti in mente un paio di film che hanno una trama simile: The words il film con Bradley Cooper e il film di Allen incontrerai l'uomo dei tuoi sogni.